lunedì 19 maggio 2014

La sensibilità

La sensibilità è una ricchezza o un’inutile orpello? Me lo stò chiedendo da tempo e analizzando i pro e i contro non l’ho ancora capito, parlo chiaramente dell’eccessiva sensibilità. Percepire ciò che non si vede, sentire le sfumature, vedere oltre ciò che appare, potrebbe sembrare una specie di preveggenza, un saper leggere il tempo prima che scorra, ma noi spaventati da quell’invisibile poniamo il mondo materiale al di sopra, in una posizione dominante, incontrastata, la logica del concreto di tutto ciò che è presente, ma non siamo questo, almeno non solo, il dolore per esempio non è solo quello fisico, ne esiste un altro ancora più micidiale non individuabile, il dolore dei sentimenti, ma come il dolore fisico è la sentinella della nostra salute, così è quello dell’anima ci ricorda che esistiamo, non solo che altri attorno a noi esistono. Non è una elegia al dolore, ma la consapevolezza che il vibrare del mondo ci appartiene e come tale ci chiede conto.

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